Pensieri di tristezza e solitudine

Pensieri continui ed ossessivi che in certi periodi per cause che non so precisare mi causano tristezza ed anche disperazione. In altri momenti questi pensieri si riducono di intensità, dandomi comunque fastidio.

Sono pensieri invasivi di profonda tristezza, solitudine, incomprensione e disperazione perché inconsciamente ritengo che gli altri non mi aiuteranno mai perché non hanno sensibilità, devono pensare ai propri problemi o sono proprio egoisti. Questo è grosso modo è il mio pensiero ossessivo , pur con le possibile variazioni sul tema: buio, intemperie,cammino con pochi stracci indosso, non possiedo niente, tanto meno soldi o risorse, non posso chiedere aiuto ai miei familiari, ho freddo, fame, sonno, sono bagnato, non vedo nulla perché sono in una campagna desolata oppure in una città ove è tutto chiuso ed anche chiamando nessuno mi aiuterebbe o vorrebbe aiutarmi. Nessuno si interessa a me perché devono e vogliono pensare solo ai fatti propri, non hanno sensibilità, cultura, senso artistico, proprio niente ed io non so proprio che fare né nell'immediato né nel futuro prossimo per di più sono sofferente con dolori diffusi ed altri dolorosi sintomi. Non ho speranza, sono solo, non ho futuro come faccio a sopravvivere senza niente nelle prossime ore ma anche nei prossimi giorni. Insomma è una storiella lugubre ma questi pensieri mi causano dolore continuo mentale. Come posso eliminare questi pensieri dolorosi? come posso ricredermi che anche le situazioni più tristi e dolorose si possono affrontare con una certa dose di coraggio senza cadere nella disperazione? Tutto è più o meno doloroso a seconda di come viviamo mentalmente gli eventi esistenziali che ci capitano io lo so purtroppo non lo vuol sapere il mio inconscio e io soffro.


Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta ed in particolare ad uno specialista in psicoterapia cognitivo comportamentale che l'aiuterà ad affrontare questo "film negativo" che la sua mente ripetutamente proietta.  Dalla sua descrizione sembrerebbe una ruminazione depressiva più che un disturbo ossessivo compulsivo ma la corretta diagnosi dovrà essere fatta nella sede opportuna.

Cordiali saluti dott. Enrico Parpaglione

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